“La serva di Gravewood” è il primo historical romance che leggo targato da Land Editore, una casa editrice che si sta facendo molta strada nel panorama della giovane e moderna editoria italiana.
Una storia che mi ha affascinato in quanto ambientata in un'altra epoca, e per la precisione nella Cornovaglia del 1785, la cui protagonista, Rosen, è la dama di compagnia di un'anziana nobildonna, sempre in bilico tra miseria e nobiltà.
Infatti, Rosen, se di giorno riveste il ruolo di dama di compagnia, di notte, per arrotondare, va a fare la sguattera nelle cucine della tenuta in cui le viene offerto anche vitto e alloggio.
Quando, però, la ragazza si rende conto di essere l'oggetto del desiderio di Arthyen, il bastardo dei Carveth in quanto figlio del conte ma non della contessa, pensa che la sua odissea con gli uomini non sia finita, proprio lei che è stata già schiava di un altro uomo, sposata, maltrattata, abusata.
Alla tenuta, però, il giorno in cui giunge il figlio legittimo della famiglia, o quello considerato tale per discendenza, Cadan, tutto cambia.
La giovane prova una forte attrazione per lui anche se sa che una storia è totalmente impossibile, almeno fino a quando il destino non deciderà di cambiare le carte in tavola e di ribaltare tutto, la vita stessa della giovane che scoprirà il vero volto dell'amore soltanto dopo aver superato una serie di ostacoli.
L'amore e la passione sono al centro di questo dark romance molto intenso e di particolare suggestione grazie alle atmosfere dell'epoca rese perfette dalla penna di Priska Nicoly . Vi accorgerete che una storia può diventare, quindi, insostenibilmente appassionante quando ha sfumature così forti e così realistiche come questa.
La mia prima volta con Priska.
Devo dire che questa scrittrice mi ha piacevolmente impressionato per il suo stile attento e professionale, di grande spessore, di particolare maestria nel descrivere i sentimenti e le paure, le debolezze e la forza di tutti i personaggi, resi reali grazie alla sua attenta visione del dramma, delle vicende che ruotano attorno a ciascuno di essi.
La sua scrittura fluttua, leggera, tra le pagine, e conquista con l'armoniosità delle sue parole che diventano note su un pentagramma in grado di creare una melodia meravigliosa, godibile, anche nelle sue minime pause.
LA MIA VALUTAZIONE
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