“Di tutte le virtù” è una vecchia opera di Virginia Dellamore pubblicata da More Stories. Ho recuperato questa storia perché mi mancava l'atmosfera regency e molto soft, ma lineare, romantica e scorrevole, di una scrittrice davvero brava.
Sto variando molto con le letture e questa era una di quelle che avevo bisogno di smaltire.
Sapete quando c'è la necessità di leggere qualcosa di leggero e di più romantico del solito?
Ecco, questa era l'occasione giusta.
In questo regency non tanto smielato ma molto interessante in quanto affronta anche temi sociali e conflitti familiari che hanno luogo anche nelle famiglie altolocate, troviamo la storia di due cugini che sono l'uno l'opposto dell'altro. Entrambi molto appassionati, se non che l'uno è destinato a essere il duca di Auckland e ha dei doveri nei confronti del suo casato. Sua nonna, la duchessa, donna rigida e per niente incline al romanticismo, ha già previsto per lui un matrimonio adeguato e in linea con le regole della società del tempo.
D'altra parte Prudence Darcy, una ragazza non proprio capace di seguire le regole del Ton, a Londra si sente un pesce fuor d'acqua, per quanto sia lì con sua sorella Hope nella speranza che lei ottenga un matrimonio vantaggioso per la famiglia che naviga in pessime acque.
Il destino, però, ha in serbo ben altro per entrambe le ragazze, e per due famiglie che saranno completamente stravolte dagli eventi.
Non aggiungo altro per non levare la sorpresa e un po' di sana curiosità al lettore che si avventurerà tra le pagine di questa storia. Detto ciò, i romanzi di Virginia Dellamore, per quanto molto similari tra loro, nelle trame e nelle caratteristiche dei personaggi, sono di certo affascinanti con le loro atmosfere d'epoca sempre pronte a regalare la favola che ci si aspetta da esse.
LA MIA VALUTAZIONE
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