“La piccola libreria dei segreti” è un romanzo che ho acquistato sull'onda entusiastica delle storie natalizie apparentemente molto romantiche e suggestive.
Il racconto, a essere sincera, però, non mi ha convinto in quanto è molto lento e poco interessante, inoltre ho trovato un testo poco curato ma preferisco non entrare nel dettaglio in merito a ciò.
C'è una protagonista in una crisi esistenziale che ha una sorella dalla vita apparentemente perfetta: marito, figli, casa, lavoro, quando invece a lei manca tutto. Accetta di lavorare in un'antica libreria di Edimburgo soltanto perché raccomandata dalla sorella, in quanto il negozio è sull'orlo del fallimento e il proprietario, anziano, ha bisogno di pagare i suoi debiti.
Carmen è una ragazza molto insicura, spesso malinconica che ci porta in una città affascinante, descritta bene, e in festa con le sue luci e i suoi colori, i bambini in attesa dei regali, delle vacanze a casa, delle cene in famiglia e delle storie che possano rallegrare quel particolare periodo dell'anno, però è tutto molto piatto.
Anche se l'autrice ci mette davanti a una sorta di triangolo amoroso, quando nella quotidianità della nostra commessa entrano due uomini molto diversi tra loro, o quando addirittura si scopre un segreto familiare dietro all'antico negozietto, non mi cattura questa sorta di esperimento motivato dalla voglia di favola moderna.
LA MIA VALUTAZIONE
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