La seconda moglie

La seconda moglie” è un thriller psicologico dell'autrice Liz Lawler che non conoscevo e che ho molto apprezzato.

Una storia che mi ha tenuto incollata alle pagine del libro fino alla fine, senza staccare dalla trama che ho trovato interessante, per quanto non originale.

Avevo letto, infatti, una storia molto simile, anche se evolveva in modo completamente diverso.

Probabilmente “i thriller domestici” vanno di moda, ovvero quelle storie che si svolgono all'interno di famiglie, di case, di luoghi precisi, muovendo i personaggi principali soltanto entro un determinato perimetro o comunque in luoghi precisi, prestabiliti.

Alcune di queste storie si somigliano, credo sia una loro prerogativa, pertanto penso sia una capacità dell'autore quella di riuscire a stupire il lettore e di tenerlo con il fiato sospeso fino all'epilogo.

I colpi di scena, in certi contesti, sono necessari soprattutto per non far abbassare il livello di attenzione di chi legge, ma anche per tenere sempre vivo l'interesse intorno all'intera vicenda che deve offrire spunti in grado di stimolare la curiosità di chi vuole sapere come andrà a finire.

Un thriller che vi consiglio in quanto è alla portata di tutti, a livello letterario, senza particolarità che possano dare fastidio alla sensibilità di chi legge, a me per esempio non piacciono i thriller crudi, per intenderci, e prediligo una scrittura semplice, bene impostata ma non “impressionabile” a livello umano.

La crudeltà non dovrebbe essere prerogativa del thriller psicologico, a mio avviso, pertanto sto attenta a scegliere le letture in questo genere.

 

LA MIA VALUTAZIONE




 

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