Pane, olio e amore

Pane, olio e amore” è una storia che ho nel kindle da tempo immemore, pertanto, dopo aver deciso di smaltire un po' di letture arretrate – anche di anni – ho deciso di leggerla, cercando di ricordare anche il motivo per il quale l'avessi comprata, di certo in questo caso il titolo e la copertina che mi riporta a una regione che amo molto, ovvero la Toscana.

Non ricordo se ho letto altre opere di Pitti Duchamp, a ogni modo avevo voglia di scoprire questa proprio per il contesto e, ovviamente, dopo aver letto la trama.

 

La lenta quotidianità dei due personaggi conduce il lettore a situazioni che si fanno più interessanti soltanto andando avanti nei capitoli per capire la trama e lasciarsi coinvolgere da essa.

Lui è un manager e lei è una ex modella con un figlio disadattato, a causa di una serie di sventure, che deve trovare il suo equilibrio sia interiore che esteriore, ma soprattutto economico, dato che il padre le ha lasciato un'attività che stenta a stare in piedi.

Raimondo vuole aiutare Mimì, soprattutto perché ne è attratto, ma poi le cose diventano più complicate quando si propone di portare Niccolò, il figlio di lei, che sta percorrendo una pessima strada, sulla retta via.

Come?

Facendogli capire quali sono i valori della vita. Facendolo lavorare, anzi sgobbare, in una vecchia fattoria che, purtroppo, a causa di notevoli debiti, lui è persino costretto a vendere.

Una storia questa che appassiona e che ci porta a temi attuali molto sentiti, come la genitorialità difficile, le questioni economiche familiari, il lavoro che è carente, il disagio degli adolescenti, l'amore che si presenta quando meno te lo aspetti, la voglia di rivalsa, il coraggio di provare a ricominciare.

La storia ha un ritmo molto lento, come ho su detto, ma piano piano è riuscita a conquistarmi grazie alla sua sottile carezza, alla sua mano gentile, alla sua semplicità, a quella che tutti noi possiamo riconoscere come quotidianità, che spesso diventa speciale o addirittura fondamentale per dare un senso diverso alla nostra vita.



LA MIA VALUTAZIONE




 

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