Ci diamo Appuntamento al piccolo negozio dei desideri?

Appuntamento al piccolo negozio dei desideri” è il seguito de “Il piccolo negozio dei desideri” che avevo già letto e recensito in precedenza.

Dopo aver ottenuto da un benefattore misterioso un grazioso negozietto nella cittadina di mare chiamata Cockleberry Bay, Rosa comincia una nuova vita con il suo meraviglioso cagnolino Hot Dog e con Josh, l'uomo che ha scoperto di amare da sempre e con il quale viveva a Londra.

Lui ha fatto tanti sacrifici per decidersi al grande passo, anche se ancora fa la spola con la capitale per potersi dividere tra lavoro e famiglia, ma ora desidera una vita serena accanto alla sua Rosalar, come la chiama affettuosamente, e magari sperare nell'arrivo di un bambino.

Ogni cosa sembra andare per il verso giusto in questa nuova opera, la loro vita sembra proseguire senza scossoni, senza problemi, se non fosse per il fatto che la nostra protagonista rimane, a tratti, una ragazzetta immatura, che poco accetta la condizione di moglie un po' solitaria, quando il marito durante la settimana è costretto a restare a Londra.

Si sa, l'amore a distanza, anche se coronato dal matrimonio, non è il massimo per una giovane coppia che vorrebbe trascorrere tutto il suo tempo insieme, per questo motivo Rosa sembra un po' persa nei suoi desideri e nelle sue speranze. La ragazza, in realtà, si lascia andare alla voglia di divertirsi, di stare sempre in buona compagnia, di dare libero sfogo alle sue voglie e finisce col dare troppa confidenza a chi, nella cittadina, le ha già dato del filo da torcere o si è rivelato poco “amico”. In realtà, Josh è molto geloso di sua moglie, a causa di un precedente flirt che lei ha avuto in precedenza con un tizio del posto, il quale si impegna ancora per rompere la serenità che aleggia in quella dolce coppietta.

Rosa, stanca di stare da sola, viene convinta dalla sua amica Titch, giovane mamma single ancora troppo sbarazzina, ad andare a una festa dove, purtroppo, come è sua abitudine, si ubriaca fino a dimenticare persino dove si trova, un vizio che diventa un vero problema, anche perché la ragazza sembra convinta che i problemi si risolvino solo con la bottiglia. In questo modo, lasciandosi andare a vecchie e insane abitudini, Rosa commetterà più di un errore in assenza di suo marito, mentendogli al punto da dare alla sua relazione un forte scossone e da convincere Josh a prendersi una bella pausa. Ma la sua stanchezza per un matrimonio nel quale sua moglie non si impegna a dovere come donna con la D maiuscola sarà definitiva o qualche nuovo evento sconvolgerà ancora le loro esistenze? Gli strappi si possono ricucire o diventano rotture da non poter più riallacciare?

I lettori potranno scoprirlo con questa seguito che ho trovato molto carino, all'altezza del precedente libro, in quanto i personaggi sono ben costruiti, assolutamente credibili e interessanti nelle loro sfaccettature. Ci si affeziona a loro, li si ammira, li si segue e si spera di arrivare alle ultime pagine con il sorriso sulle labbra.

Vi consiglio questa serie ora di due soli volumi, a meno che l'autrice Nicola May non voglia farci altre sorprese, chiamata Cockleberry Bay Series, perché è giovane, fresca, rilassante e ricca di buoni sentimenti.

DA GUSTARE PER...

il tè delle cinque del pomeriggio.

 


LA MIA VALUTAZIONE.

 


 


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