La (le) ricetta/e del vero amore.

Ho cominciato questa storia ieri sera e l'ho conclusa quasi subito, anche perché il libricino, in edizione economica, è per metà fatto di ricette.

Devo dire che non conoscevo lo scrittore, Nicolas Barreau, di cui ho sentito parlare bene.

Sono certa che le sue storie siano tutte adorabili, e che io abbia scelto la storia “sbagliata” per la sua struttura. Mi spiego meglio.

Di solito quando acquisto dei libri che, sia dalla copertina e sia dalla trama, mi fanno capire di essere delle storie d'amore, genere che a me piace molto, è facile che le acquisti. Non posso di certo immaginare che poi queste storie d'amore prevedano, al loro interno, anche un ricettario vero e proprio.

Una cosa va distinta qui.

La storia d'amore classica, di norma, non prevede ricettari. E il ricettario, ovvero un libro di ricette, è tutt'altra cosa rispetto alla narrativa.

Ora che l'autore abbia voluto far conoscere ai suoi lettori quanto è bravo in cucina ci sta ma, a mio avviso, avrebbe dovuto scrivere appunto un libro di ricette, un libro dedicato all'arte culinaria a sé.

Perché inserire un lungo (quasi metà libro!) ricettario all'interno di una storia d'amore, quando il protagonista crede, soltanto crede, di aver conquistato la sua bella tramite una sorta di pozione magica all'interno di una deliziosa cena?

La storia è dolce come una favola, ma troppo breve. Lui si innamora troppo in fretta. Lei pure. Di un altro. Poi si ritrovano, poi cenano, poi succede tutto talmente alla svelta che non ho avuto il tempo di metabolizzare l'intero contenuto dell'opera. E mi sono trovata, a metà libro, un vero e proprio ricettario.

Mi chiedo e vi chiedo: perché?

Perché agli scrittori, magari lui è famoso in patria, oltre che all'estero, sono consentite scelte come queste? Perché, a me che volevo soltanto una storia d'amore – che tale mi aspettavo da come si presentava il libro – dovrebbe interessarmi anche una lunghissima serie di ricette sul come cucinare per conquistare l'altra metà della mela? Cosa c'entra con la storia?

Boh!

Se l'avete capito, vi prego, illuminatemi!

Grazie.

  

LA MIA VALUTAZIONE


 

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