Una donna di troppo.

Questo thriller psicologico si basa sui rapporti umani tra genitori e figli e, nel caso particolare, tra madre e figlio, quasi morboso, viscerale, che però influenza male la vita stessa del secondo.

Un'opera che ci racconta con arguzia e intelligenza una trama che sembra quasi definita, se non fosse che il lettore deve arrivare alla fine per scoprire la verità.

Sì, perché... se pensate che la storia sia prevedibile soltanto perché già dai primi capitoli intuite che la madre del protagonista sia colei che crea disagio e difficoltà alla futura nuora, vi sbagliate di grosso.

L'apparenza, credetemi, inganna sempre.

Non posso aggiungere altro, come è ovvio, per non togliervi il gusto di scoprirlo da soli.

È una storia che ho divorato arrivando all'ultima pagina con la voglia di saperne di più, perché è scritta davvero bene, anche se in alcuni punti può sembrare quasi sbrigativa e in altri affronta gli argomenti in modo più approfondito. Malgrado ciò, la narrazione non si può per nulla reputare superficiale.

La scrittrice fa leva sugli equivoci e sulla doppia personalità che ciascun personaggio, o persona, tutti credibilissimi, può nascondere, per quanto si possa credere nella sua buona fede.

Insomma, è una lettura da fare tutta d'un fiato. Non lasciatevela scappare!

 


LA MIA VALUTAZIONE.


 

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