Esiste ancora l'amore romantico?

I tempi sono cambiati. I romanzi anche. I libri che si pubblicano sono moltissimi ogni settimana, i generi ne raccontano uno sprazzo, adeguandosi alle mode, al mercato, alla richiesta dei lettori, alle vendite, al commercio, ai desideri di chi acquista, ai social che pubblicizzano questa o quella storia.

Chi ama il genere rosa sa che un elemento fondamentale dello stesso è il romanticismo condito da una serie di avversità, che i due protagonisti devono affrontare e superare per coronare il loro sogno, e una trama ben costruita. Eppure, una delle domande che bisogna porsi è: esiste ancora nei libri l'amore romantico? Come viene descritto? Ma, soprattutto, come viene raccontato?

Oggi c'è una richiesta così varia e variegata che le storie spesso risultano ripetitive con il classico belloccio che non deve chiedere mai, la ragazza sfortunata, e magari ribelle, sola, senza famiglia o con una famiglia poco incline a farla realizzare come persona.

C'è una predominante tendenza al maschilismo, ormai anche nella nostra società, che racconta di quanto l'uomo debba predominare nelle faccende d'amore, anche nelle storie più contemporanee, e di quanto la donna spesso subisca gli eventi senza evolvere come persona.

Vi è mai capitata una trama nella quale la protagonista, più che essere tale, sembrava fungere da vittima di un destino avverso, di un partner prepotente, di una serie di vicende che le impedivano di essere felice? Quindi, più che combattere per amare, doveva combattere per esistere, per imporre il suo essere, il suo carattere, la sua personalità, per avere voce in capitolo.

I capitoli possono essere tanti. Variegati e ben raccontati, ma quanto amore romantico e parità di genere c'è oggi nelle storie rosa? Come si sono evoluti i tempi? Come sono i protagonisti che vivono in un'opera letteraria dove si narra l'amore? E non parlo dei classici Harmony che, bene o male, si somigliano un po' tutti nella struttura, nello scheletro, se così vogliamo chiamarlo, dell'opera. Parlo di romanzi rosa che tendono alla narrativa, storica o contemporanea, che raccontino davvero i dilemmi del nostro tempo, trasformando la protagonista in un'eroina coraggiosa con un messaggio ben preciso da passare e di un uomo perbene, un cavaliere dell'epoca moderna, un uomo che si faccia amare anche dalle lettrici.

In questo modo può nascere una storia ugualmente appassionante, se chi scrive sa renderla tale. Ma esistono ancora i romanzi veramente romantici, dove non ci sono solo eventi che si susseguono, ma anche una sorta di poesia sentimentale, di racconto delle anime, di emozioni che diventano vivide, pagina dopo pagina?

Quali romanzi possono ancora dichiararsi tali in tutto e per tutto, senza incappare nei soliti stereotipi capaci di annoiare? E in tutto ciò, esiste la favola moderna, o è rimasta solo prerogativa delle favole per bambine?

Belli, però, i tempi di Cenerentola. Non credete?



Articolo a cura di Tiziana Iaccarino.


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