Sono esaurita.

Sono esaurita” è il titolo italiano del più recente romanzo arrivato in Italia della regina del chick lit internazionale: Sophie Kinsella.

Il titolo originale è “The burnout”, ma cos'è esattamente il “burnout”? Ve lo sarete chiesto magari in questa occasione.

Il burnout è lo stress che arriva a causa del lavoro e della vita disordinata che si fa per esso. Questa patologia porta la persona ad avere conseguenze di insonnia, nervosismo, rabbia, apatia e demoralizzazione.

All'inizio mi sembrava strano un titolo del genere su un libro che portava la firma della Kinsella, ma poi quando ho letto la storia ho subito riconosciuto il suo stile, il suo verve, la sua grande capacità di trasformare anche un problema sicuramente sociale in una commedia in una storia divertente e rasserenante, un'occasione di svago, come lo sono tutti i libri che scrive.

In questo caso, la nostra protagonista, Sasha, è davvero stanca a causa del lavoro, non riesce più ad avere un minuto per sé, né una vita privata, anzi non ha per niente una vita al di fuori dell'ufficio ed è molto stressata perché le richieste e le pretese lavorative sono troppo grandi rispetto alla sua capacità del momento di assolverle.

Sasha coglierà il suo stress psico-fisico come il segnale per staccare la spina, per prendersi una pausa dalla quotidianità e, pertanto, tornerà sulla costa, proprio lei che ama Londra, per recuperare la sé bambina, quella parte creduta persa per sempre, quella parte che è rimasta ad aspettarla nei luoghi dell'infanzia, dove i ricordi pullulano di allegria e buon umore.

E proprio lì, sulle coste del Devon, tornerà a occuparsi di se stessa, alloggerà in un vecchio albergo, ormai fatiscente, a causa di una cattiva gestione, e ritroverà un'antica conoscenza, Finn.

Chi è Finn?

Chi è quest'individuo tanto scontroso, che sembra una persona del tutto inaffidabile e da cui stare alla larga?

Poco a poco, conoscendolo, Sasha comincerà a ripercorrere a piccoli passi la sua vita, e a ritrovare la sé che credeva perduta per sempre, ma soprattutto a reincontrare Finn. Sì, perché, con molta probabilità, era una conoscenza d'infanzia per quanto ora si riveli, o appaia nuova, perché sono passati tanti, troppi anni.

 

LA KINSELLA È UNA GARANZIA.

La Kinsella è una garanzia per le sue lettrici. Un'autrice che sa creare atmosfera e buon umore grazie alle sue storie, in quanto ciascuna di essa sa trasportare le sue lettrici in un mondo nuovo, sempre diverso, pronto a trasformare una giornata grigia in una di sole con l'armonia delle sue pagine.

Ho sempre ammirato la sua enorme capacità di creare dal niente storie di un certo livello, che avessero un significato o persino un messaggio, pur restando nel suo genere, un genere di solito considerato leggero, senza troppe pretese, commerciale, ma nel quale si evince che è una scrittrice di talento, colta e sveglia, oltre che molto preparata. 

LA MIA VALUTAZIONE


 

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