Pericolo ad alta quota.

Pericolo ad alta quota” è un thriller mozzafiato che ti lascia in sospeso sulle montagne molto più a lungo di quel che potresti immaginare.

Ho scoperto solo alla fine del volume, e più precisamente nei ringraziamenti, che la scrittrice è stata ispirata per la sua stesura da una vera scalata ad alta quota e che ha conosciuto e raccontato di luoghi e persone reali, romanzando ovviamente la parte suspence del thriller.

CONOSCETE IL MANASLU?

Sono rimasta ammirata, in effetti, dalla precisione con la quale sono descritte e raccontate le scene nelle quali una squadra di alpinisti, tra i quali si introduce una giornalista britannica, scala il Manaslu, un massiccio montuoso che si trova nel Nepal centrale e fa parte della catena dell'Himalaya, la cui vetta più alta raggiunge i 8.163 metri sul livello del mare. Cecily, infatti, aspira a raccontare le incredibili avventure di Charles McVeigh, già scalatore di fama mondiale, che vuole superare i suoi stessi record e provarci sul Manaslu senza ossigeno.

Lei, affascinata dall'impresa e motivata dall'idea di dare finalmente uno slancio alla sua carriera, decide di seguire la spedizione senza neanche immaginare ciò che l'attende e conoscendo ben poco il passato di ogni membro della spedizione.

A questo punto, però, vi ho raccontato fin troppo, per cui credo che dovreste leggere questa storia e lasciarvi rapire dalle sue pagine, una più avventurosa dell'altra.

NON È UN THRILLER ORDINARIO.

Non è un thriller ordinario, anzi... ha un'ambientazione totalmente sui generis e vi racconta una sorta di viaggio per la superazione dei propri limiti e soprattutto per la sopravvivenza umana.

Ho notato che questo è l'unico romanzo tradotto in italiano della scrittrice Amy McCulloch, tra l'altro nominata anche la più giovane donna canadese a scalare il Monte Manaslu, l'ottava montagna più alta al mondo. E infatti si è fatta conoscere proprio con il thriller ispirato alla sua avventura.

UNA STORIA ISPIRATA DA UN'AVVENTURA VERA DELLA SCRITTRICE.

Sono ammirata perché era la prima volta che mi capitava di leggere una storia vissuta in prima persona dalla sua scrittrice, soprattutto se pensiamo che si tratta di un'avventura molto pericolosa e per niente semplice, non alla portata di tutti, per intenderci.

Questo va considerato nella valutazione del romanzo perché credo sia straordinario questo modo di scrivere e di creare storie che possono nascere da un'idea, un viaggio o un'impresa, come in questo caso, reale.

Spero che anche altri suoi thriller vengano tradotti nella nostra Lingua perché merita davvero la nostra considerazione e il nostro plauso.

 

LA MIA VALUTAZIONE


 

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